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Sesto, patrimonio pubblico in assoluto degrado lasciato abbandonato: l’appello di Vino a sanare la situazione
BY DIALOGO NEWS on 1 SETTEMBRE 2023 • ( 0 ) Il degrado ed i pericoli sono evidenti (facebook)
SESTO SAN GIOVANNI – I selfie della città definita bella e proiettata verso il futuro contrapposti alle immagini e le accuse verso la giunta Di Stefano che trascura il patrimonio pubblico e lascia i sestesi (definiti di serie B) a vivere in stabili degradati, pericolosi e non all’altezza dell’immagine che si vuole far credere di Sesto San Giovanni. Un periodo che va dalla elezione del centrodestra ad oggi, dove l’ex consigliere ed ora segretario dei Giovani Sestesi Paolo Vino porta avanti la sua battaglia civile per migliorare la situazione.
“Un vero clima di tifoseria da stadio (con tutto rispetto per il calcio) è il risultato dell’operato di Roberto Di Stefano, già a partire dalla sua elezione a Sindaco nel 2017 – scrive Paolo Vino -. Le scene del 2017, le urla “abbiamo preso ed espugnato Sesto” o i salti sui banchi di consiglieri uscenti nel 2022 abbinati ai cori “chi non salta Comunista è”, lo dimostrano. Cittadini di serie A e cittadini di serie B: non si tratta di una mera didascalia, bensì della descrizione metaforica di una serie di situazioni che si sono create in questi ultimi anni e dimostrazione di ciò, vi sono i fatti a conferma”.
Il comunicato prosegue: “Giorni fa ho denunciato lo stato di fatto del cantiere di via Campestre 250, lavori ultimati (con metodi e risultati discutibili) e lavori in corso, senza un vero e proprio controllo da parte dell’amministrazione comunale. Eppure si tratta di soldi pubblici, soldi nostri. Ancor più grave è lo stato in cui vivono i cittadini sestesi che abitano in viale Edison ang General Cantore e quelli di via N. Bixio: una situazione al limite dell’indecenza, non è possibile che nel 2023 vi siano ancora surreali immagini di questo tipo”.
Il segretario della lista Popolare per Sesto e dei Giovanbi sestesi sostiene che non mi interessa se la competenza sia del Comune di Sesto o di Aler o altro ente, la realtà è che lì vi abitano cittadini Sestesi e un comune di tutto rispetto dovrebbe occuparsi dei propri abitanti: a Sesto San Giovanni così non è. Non ci si può voltare dall’altra parte, l’amministrazione comunale deve intervenire e fare in modo che quelle persone possano vivere in condizioni dignitose, o meglio, basterebbe anche solo “normali”.
Non è accettabile passare sotto i balconi di via Bixio e vedere teli verdi pieni di foglie e quant’altro, come fossero cestini della spazzatura pronti a cadere da un momento all’altro, non è possibile passare sotto le finestre e balconi di via G. Cantore e osservare le facciate cadere a pezzi. Adesso Basta. Non so se, chi si dovrebbe occupare di patrimonio pubblico sarebbe disposto a vivere in quelle condizioni, ma una cosa è certa: non è permesso voltarsi dall’altra parte scaricando, come spesso succede, quella che dovrebbe essere la propria responsabilità su altri perché nel frattempo i cittadini vivono nella vergogna lasciata in quel modo.
Vino si rivolge direttamente a Di Stefano: “Caro Sindaco, quando hai finito di farti le foto con Diodato in Piazza Petazzi, passa anche dai tuoi concittadini di viale Edison e via Bixio e non dimenticarti di alzare lo sguardo ai palazzi perché lí ti accorgerai in quale stato vivono i sestesi o quelli che tu, evidentemente, consideri cittadini di serie B”.
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