domenica 30 settembre 2018

Un nuovo commissariato sulle Falck. L’ennesima medaglietta “patacca” al petto del Sindaco



Un nuovo commissariato sulle Falck. L’ennesima medaglietta “patacca” al petto del Sindaco



Sesto avrà un nuovo commissariato della Polizia di Stato. Ne sono felice. Anche se mi inorridisce questa corsa a mettersi la medaglietta al petto da parte di quei politici che non lo meritano e da soli non ne avrebbero avuto le capacità.

Non avrei mai pensato di dover prendere le difese del PD sestese. Ma la mia onestà intellettuale mi impone di farlo, questa volta.

E' giusto che i sestesi sappiano che la soddisfazione espressa dal sindaco per il nuovo commissariato altro non è che l'ennesima patacca.

DI Stefano dice che è tutto merito suo e del suo programma elettorale. Ma dimentica volutamente che di questo progetto si parla da quasi 10 anni.

Il primo atto ufficiale è del 2016 ed è firmato dal sindaco Chittò. Una lettera al questore di allora per avviare l'iter procedurale.

Capisco che Di Stefano, incapace di gestire problemi semplici come il taglio dell'erba, le discariche abusive, e la gestione del traffico al ponte Campari, ora cerchi il colpo di teatro.

Ma la prima qualità di un sindaco deve essere la franchezza nei confronti dei cittadini. Perché le bugie hanno le gambe corte.

#lebugiedidistefano



Paolo Vino

Segretario Politico Lista Civica Giovani Sestesi





Sesto San Giovanni lì, 30 settembre 2018

giovedì 20 settembre 2018

Il fallimento ora è sotto gli occhi di tutti




COMUNICATO STAMPA

Sesto rinuncia a finanziamenti per 100.000 euro perché non sa spenderli

Il fallimento del sindaco Di Stefano ora è sotto gli occhi di tutti





Se c'era ancora qualche dubbio sull'incapacità dell'amministrazione comunale di Roberto Di Stefano a gestire la città, sono definitivamente caduti in questi ultimi giorni d'estate: con una delibera del 4 settembre scorso la giunta all'unanimità ha rinunciato a un finanziamento da 100.000 euro del bando del governo “Multiazione FAMI 2014/2020” per sostenere percorsi di integrazione dei cittadini.

Dal punto di vista amministrativo, si tratta dell'ennesima dimostrazione di capacità amministrativa. Dal punto di vista politico si tratta di un nuovo passo falso che va nella direzione di peggiorare la qualità della vita e i conflitti nella città. Un vero capolavoro di incapacità e presunzione.

Quei soldi dovevano servire a pagare servizi di inserimento e di integrazione dei cittadini stranieri che già vivono a Sesto San Giovanni. Dovevano servire a ridurre le distanze e le differenze sociali per creare una società più equilibrata con gli stranieri che già vivono in questa città.

Lo stesso sindaco che dal giorno del suo insediamento, un anno e mezzo fa, lamenta la carenza di fondi e i danni lasciati dai predecessori, ancora una volta non è in grado di gestire i fondi che arrivano dallo Stato.

E' importante comprendere che quei soldi non servivano a portare a Sesto nuovi stranieri, ma a favorire l'integrazione di quelli già presenti. Ora, o il sindaco progetta segretamente di cacciare dalla città tutti gli stranieri e i “diversi” presenti in città, oppure non ha capito nulla su come si migliora la qualità della vita in una città.

Gli consigliamo di guardare il servizio andato in onda domenica sera a “Presa Diretta”, il programma di Rai 3 che ha mostrato come una città del Belgio, Mechelen (80.000 abitanti come Sesto e tassi di stranieri di oltre il 30%), si è trasformata in 10 anni dalla città più criminosa della nazione a quella più pulita, decorosa e sicura.

Lo ha fatto attraverso forti investimenti nell'integrazione, vincendo paura e pregiudizi.

Il sindaco Di Stefano e i suoi scudieri, invece, continuano a seminare odio e a nascondere i problemi sotto lo zerbino.

Hanno rotto con i responsabili della moschea, che potevano essere un ponte per l'integrazione. Stanno discriminando e vessando i deboli e le persone in difficoltà.

In compenso, la criminalità negli ultimi mesi è cresciuta.

I cittadini hanno sempre più paura, le strade sono ridotte a discariche abusive. La giunta non è nemmeno in grado di gestire i lavori stradali che hanno provocato la paralisi delle strade del centro cittadino. Mentre il sindaco continua il suo fantasioso racconto sui Social dicendo che tutto va bene. Ma va bene cosa?



Sindaco, forse è arrivata l'ora di farsi da parte per manifesta incapacità...

#lebugiedidistefano





Antonio Saponara

Vice Segretario Lista Civica Giovani Sestesi



Sesto San Giovanni lì, 20 settembre 2018

domenica 16 settembre 2018

DIALOGO NEWS: La Tazzina di Caffè

La Tazzina di Caffè

   ®    Se è vero (come è vero) che si sono perse le tracce dell’ex vicesindaco e Capitano di lungo corso del civismo nostrano, Gianpaolo Caponi, uscito di scena dopo solo nove mesi di permanenza in giunta, è altrettanto vero che la grande assente a Sesto è la politica. Impazza sui  social diventati nell’era moderna luoghi di apostasia dell’intelletto, la propaganda di pancia della giunta e dei suoi fan.

Viviamo  e subiamo un’egemonia mediatica che per le caratteristiche umane e politiche di chi la propugna, rispecchia ampiamente la qualità del loro agire. Alle sezioni, alle discussioni di partito o di gruppo, si è sostituito l’urlare offensivo e politicamente macilento, frutto di una desertificazione dell’intelligenza.

A ciò si accompagna l’uscita di scena del centrosinistra, che tra crisi esistenziali del PD, e litigiosità infantile delle molecole della cosiddetta sinistra, sembra ormai destinato a fare da soprammobile su un ripiano abbandonato in cantina. Resta poco e quel poco è frutto della volontà di alcuni cittadini riuniti in gruppi mediatici (ahimè anche loro) e di alcune associazioni che sembrano più votate, seppur nobilmente, alla resistenza che alla prospettiva.

C’è poi Paolo Vino con i suoi Giovani Sestesi, che con limiti e difficoltà, affronta temi anche scottanti, non si sottrae al confronto e appare allo stato l’unico movimento che ha un’idea seppur ancora acerba, sul futuro politico, sociale e culturale della città. 


Per la serie: “E’ una malattia. La gente ha smesso di pensare, di provare emozioni, di interessarsi alle cose; nessuno che si appassioni o creda in qualcosa che non sia la sua piccola, dannata, comoda mediocrità“. (R. Y.)


MARISA PALERMO

Marisa PALERMO
Condivide molte idee del gruppo, simpatizzante e partecipa alle iniziative e ai dibattiti pubblici della
Lista Civica Giovani Sestesi
Agli eventi è sempre accompagnata dall'inseparabile Brioches