martedì 30 maggio 2023

IL VELENO DELLA PENNA By DIALOGONEWS

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Il Veleno nella Penna

Dopo tre anni, incalzato dai Giovani Sestesi, il sindaco Roberto Di Stefano finalmente decide di intitolare una sala all’on. Giovanni Bianchi.

Come tante altre volte si intesta la scelta che, non è sua ma del Consiglio comunale, su proposta del consigliere Vino.

La cosa gravissima, però, sceglie non la sala degli Affreschi che da sempre aveva visto protagonista Giovanni Bianchi, ma una saletta anonima usata spesso come guardaroba. Quando si dice lo stile…

IL CASO BIANCHI: GS al Sindaco: "ruba l'idea per una medaglia patacca"

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IL CASO BIANCHI / I Giovani Sestesi al sindaco: “Ruba l’idea per una medaglia patacca”

Paolo Vino

 Molte persone che hanno promosso e portato avanti la proposta d’intitolare la Sala Affreschi a Giovanni Bianchi, dopo la divulgazione della notizia da parte del Comune che affida alla decisione del sindaco e della giunta l’idea come ex novo, sono rimaste deluse e contrariate. I gazebo nelle piazze sono stati organizzati dai Giovani Sestesi e dalla Lista Popolare X Sesto. E vedersi portare via il lavoro svolto ha lasciato di stucco. La reazione a tutto questo è nel comunicato dei Giovani Sestesi. Il segretario Paolo Vino, consigliere comunale, presentò la mozione discussa e poi approvata con i voti di maggioranza e opposizione. La decisione del sindaco ha lasciato l’amaro in bocca a tutte le persone che per quella iniziativa hanno speso tempo e passione. 


INTITOLAZIONE SALA DI VILLA VISCONTI D’ARAGONA ALL’ON. BIANCHI, IL DORMIENTE DI STEFANO RUBA L’IDEA PER 5 RIGHE DI GIORNALE E UNA MEDAGLIA “PATACCA”, MA LA MOZIONE ERA DEI GIOVANI SESTESI.

Finalmente la nostra denuncia sul modo di operare di questa amministrazione e del suo sindaco Roberto Di Stefano, ha ottenuto il risultato voluto. Siamo dovuti ricorrere ad un video denuncia per far muovere dopo quasi 3 anni Di Stefano e la sua amministrazione nel dare corso all’attivazione di una mozione presentata dalla lista Civica Giovani Sestesi e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.

Finalmente una sala di Villa Visconti d’Aragona sarà intitolata all’On. Giovanni Bianchi. Come è suo costume, il Sindaco Roberto Di Stefano ha messo il cappello su un’iniziativa non presentata da lui e grazie ai soliti amici megafoni ha tentato di farla passare per sua. Peccato per lui: parlano i fatti e i documenti. Probabilmente Di Stefano non ha più argomenti e si prende meriti che non sono né suoi, né dei suoi compagni.

Noi della Lista Giovani Sestesi e della Lista Popolare X Sesto siamo fieri che una nostra proposta venga messa in atto, non abbiamo bisogno di essere citati, sappiamo molto bene il valore, l’onesta e la serietà con cui abbiamo presentato quella mozione e non ci servono medagliette. Al sindaco vogliamo ricordare  che “Il clima sta cambiando” è vero, ma non come afferma lui, bensì in positivo per Sesto San Giovanni.

Una piccola nota che riguarda l’opposizione  silente e passiva di fronte al tentativo di Di Stefano di appropriarsi di un merito non suo: forse una presa di posizione ufficiale sarebbe servita. Noi continueremo le nostre battaglie per la città e con la città, convinti delle nostre ragioni. Lo faremo sempre a testa alta con determinazione, e rispetto, nel confronto politico e democratico.

Lista Civica Giovani Sestesi
Lista Popolare X Sesto

IL CASO BIANCHI /Nicola Lombardi, testimone della decisione, condanna il Sindaco By DIALOGONEWS

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IL CASO BIANCHI / Nicola Lombardo, testimone di quella decisione, condanna il comportamento del sindaco

Nicola Lombardo.

La decisione di intitolare un locale di villa Visconti d’Aragona a Giovanni Bianchi ha avuto una origine ben precisa.  “Inizieremo sabato 10 marzo 2018 a raccogliere le firme per intitolare una delle vie della nostra città all’onorevole Giovanni Bianchi”. Lo disse Paolo Vino, segretario dei Giovani Sestesi: l’idea era nata durante la serata dal titolo “L’eredità di Giovanni Bianchi”, organizzata in una sala gremita di Villa De Ponti lo scorso 25 gennaio 2018. Successivamente era stato chiesto di dedicare a Bianchi la sala degli Affreschi della villa dove si tengono le cerimonie. Invece…

Tra i primi a prendere posizione sulla vicenda c’è Nicola Lombardo, che in quelle sedute in cui si decise il tutto era sui banchi del consiglio comunale. Lombardo, dopo avere ricordato che la mozione presentata da Paolo Vino il 29 novembre del 2019; discussa ed approvata in aula il 10 dicembre del 2020, relativa alla richiesta di intitolazione della “Sala Affreschi” di villa Visconti d’Aragona a Giovanni Bianchi e votata a maggioranza dal consiglio, scrive: “Trovo quantomeno “singolare”, se non del tutto difforme alle più elementari norme del diritto amministrativo, che, quasi tre anni dopo, oltre tutto con un atto di un organo diverso, quello della Giunta comunale, il sindaco decida di revocare “de facto” il precedente atto, ignorandolo; scelga di cambiare la “sala” optando per quella minore, di servizio, spesso usata per l’alloggio dei cappotti, delle sedie o per i buffet, rispetto quella degli “Affreschi” dove l’On. Giovanni Bianchi ha tenuto molte delle sue memorabili conferenze, come una delle ultime fatta proprio con me in occasione della presentazione del libro di Umberto Ambrosoli, poco prima dell’aggravarsi della malattia che se lo è portato via troppo presto“.

Scrive ancora Lombardo: “Oltre alla “beffa”, quindi, il Sindaco si arroga, infine, anche la paternità dell’atto che, pertanto, più che una celebrazione sembra una “diminutio mascherata”, in totale disprezzo per il Consiglio comunale nel suo insieme che aveva scelto e condiviso la proposta della intitolazione della “Sala Affreschi” e anche per quella maggioranza che allora lo sosteneva che, unanimemente, aveva approvato la proposta dei “Giovani Sestesi”. Quanto al rispetto verso il proponente della mozione approvata ovviamente da anni vige la regola dell’antica Roma: “nessuna pietà per i vinti” …. Forse “tutti quanti noi” abbiamo la memoria corta ma per fortuna gli albi pretori, gli archivi degli atti e la rete ancora conservano tutto ….”.

PARLA ITALIA: Alluvione in Emilia Romagna, intervista a Paolo Vino


 

IL CASO DEL GIORNO by DIALOGONEWS

 HOME  ATTUALITÀ  IL CASO DEL GIORNO / IL SINDACO DI STEFANO VESTE I PANNI DI BRENNO CHE DISSE “GUAI AI VINTI”, IN QUESTO CASO LE VITTIME SONO I GIOVANI SESTESI

IL CASO DEL GIORNO / Il sindaco Di Stefano veste i panni di Brenno che disse “Guai ai vinti”, in questo caso le vittime sono i Giovani Sestesi

 In altra parte del giornale trovate servizi che attestano il torto subito dai Giovani Sestesi, da parte del sindaco Roberto Di Stefano, il quale nei giorni scorsi si è reso protagonista di un’encomiabile azione: concedere l’intitolazione di una sala di villa Visconti a Giovanni Bianchi. L’ha fatto, però, dimenticandosi delle iniziative di piazza dei Giovani Sestesi e dell’ordine del giorno approvato in aula consiliare.

O meglio: il sindaco, ha indossato i panni di Brenno, capo del Galli, il quale dopo la conquista di Roma aveva imposto le sue regole con la prepotenza del più forte e nel prendere l’oro dei romani, di fronte ad alcuni che protestavano che la bilancia non era regolare, lui vi pose sopra la sua pesante spada esclamando “Vae victis”, per far capire che le condizioni le dettano i vincitori.

Con l’intitolazione di una stanza della villa Visconti d’Aragona è successo qualcosa di simile. Il sindaco, a suo tempo, quando fu votato l’ordine del giorno lo fece proprio e ora nel prendere la decisione di intitolare uno dei locali a Giovanni Bianchi, anziché rendere onore a chi la proposta la fece portandola avanti con la raccolta delle firme nelle piazze prima e poi con la presentazione dell’ordine del giorno approvato in aula consiliare, l’ha reso pubblico come una sua precisa volontà di ricordare un cittadino esemplare.

I Giovani Sestesi (e non solo) parlano di scippo. Certamente una scorrettezza politica, anche se formalmente è concesso al sindaco che fa proprio l’ordine del giorno, “gestirlo” a suo piacimento. Le regole comunali lo permettono, ma ci sono cose non scritte che valgono molto di più, come ad esempio rispettare il lavoro degli altri, anche se avversari politici. 

Certamente ci troviamo di fronte ad una decisione che non aiuta il buon vivere, anzi accresce la distanza tra le persone che hanno ideologie diverse. Anche se in questo caso non si tratta di avere idee diverse, ma di rispettare il lavoro degli altri ed essere coerenti con il proprio rispettando quello degli altri. Brenno fece questo nel 390 a. c. (il tempo dei barbari) mentre quello che ha portato a termine il sindaco accade nella civile e moderna società di Sesto San Giovanni del 2023. (R. R.)

IL VELENO NELLA PENNA by DIALOGONEWS

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Il Veleno nella Penna

Paolo Vino nomen omen, più invecchia e più matura. Segretario dei Giovani Sestesi (giovani più di spirito che di età, sono quasi tutti ultracinquantenni), è l’unico che pur non presente in Consiglio comunale conduce una battaglia civile e democratica di opposizione.

Lo fa su temi concreti, senza ambiguità e spesso in solitaria. Qualcuno lo definisce un pesce fuor d’acqua. Sarà?

Meglio, molto meglio essere un pesce fuor d’acqua che una pecora che bela. 

lunedì 29 maggio 2023

ON. BIANCHI: DI STEFANO RUBA L'IDEA PER 5 RIGHE DI GIORNALE E UNA MEDAGLIA PATACCA

 

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INTITOLAZIONE SALA DI VILLA VISCONTI D’ARAGONA ALL’ON. BIANCHI, IL DORMIENTE DI STEFANO RUBA L’IDEA PER 5 RIGHE DI GIORNALE E UNA MEDAGLIA "PATACCA", MA LA MOZIONE ERA DEI GIOVANI SESTESI.
Finalmente la nostra denuncia sul modo di operare di questa amministrazione e del suo sindaco Roberto Di Stefano, ha ottenuto il risultato voluto. Siamo dovuti ricorrere ad un video denuncia per far muovere dopo quasi 3 anni Di Stefano e la sua amministrazione nel dare corso all’attivazione di una mozione presentata dalla lista Civica Giovani Sestesi e approvata all'unanimità dal Consiglio comunale.
Finalmente una sala di Villa Visconti d’Aragona sarà intitolata all'On. Giovanni Bianchi.
Come è suo costume, il Sindaco Roberto Di Stefano ha messo il cappello su un’iniziativa non presentata da lui e grazie ai soliti amici megafoni ha tentato di farla passare per sua. Peccato per lui: parlano i fatti e i documenti. Probabilmente Di Stefano non ha più argomenti e si prende meriti che non sono né suoi, né dei suoi compagni.
Noi della Lista Giovani Sestesi e della Lista Popolare X Sesto siamo fieri che una nostra proposta venga messa in atto, non abbiamo bisogno di essere citati, sappiamo molto bene il valore, l’onesta e la serietà con cui abbiamo presentato quella mozione e non ci servono medagliette.
Al sindaco vogliamo ricordare che “IL CLIMA STA CAMBIANDO” è vero, ma non come afferma lui, bensì in positivo per Sesto San Giovanni.
Una piccola nota che riguarda l’opposizione silente e passiva di fronte al tentativo di Di Stefano di appropriarsi di un merito non suo: forse una presa di posizione ufficiale sarebbe servita.
Noi continueremo le nostre battaglie per la città e con la città, convinti delle nostre ragioni.
Lo faremo sempre a testa alta con determinazione, e rispetto, nel confronto politico e democratico.


DI SEGUITO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CHE TESTIMONIA LA VERITA'. CI DIRANNO CHE PARLANO DI UN'ALTRA SALA..........CHE VRGOGNA













venerdì 26 maggio 2023

DI STEFANO E LA SUA GIUNTA PROMETTONO E NON MANTENGONO




DI STEFANO E LA SUA GIUNTA PROMETTONO E NON MANTENGONO
L’amministrazione Di Stefano descrive una politica che prima fa promesse, si vanta di quanto fatto e poi non mantiene gli impegni presi. Convinti che qualcuno forse, possa dimenticare e passare oltre.
Fai girare!
#stadioasesto #paolovino #areeexfalck #sestosangiovanni #finalmentesesto #adessosesto #giovanisestesi #popolaridisesto

EX AREE FALCK, INCAPACITÀ AMMINISTRATIVA E DISINTERESSE DELLA GIUNTA DI STEFANO: BASTA SCAPPARE DALLE PROPRIE RESPONSABILITÁ. QUAL È LA VERITÀ?


EX AREE FALCK, INCAPACITÀ AMMINISTRATIVA E DISINTERESSE DELLA GIUNTA DI STEFANO: BASTA SCAPPARE DALLE PROPRIE RESPONSABILITÁ. QUAL È LA VERITÀ?
Dalla gestione dubbiosa delle ex aree Falck alle preoccupazioni per la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca, per quanto Sesto San Giovanni dovrà ancora pagare l'incapacità della sua amministrazione?
Tante le situazioni aperte, le incertezze ma nessuna idea concreta di sviluppo.
Così è guidata la nostra città: TANTO FUMO E POCA SOSTANZA.

#stadioasesto #paolovino #areeexfalck #sestosangiovanni #finalmentesesto #adessosesto #giovanisestesi #popolaridisesto 


 

STADIO A SESTO, VINO: NOI I PRIMI A PROPORLO NEL 2011, MA OGGI È SCELTA CHE VA VALUTATA E PONDERATA


STADIO A SESTO, VINO: NOI I PRIMI A PROPORLO NEL 2011, MA OGGI È SCELTA CHE VA VALUTATA E PONDERATA
In questi giorni si è tornato a parlare di stadio nelle ex aree Falck.
Come Giovani Sestesi siamo orgogliosi che sia stata considerata la nostra proposta di uno stadio a Sesto, nel 2011, quando l'amministrazione del tempo aveva deliberato la costruzione di un ulteriore centro commerciale in una città già satura. Facendo un ragionamento piu ampio pensammo di poter riempire le aree Falck, allora vuote, con lo stadio di Inter e Milan: sarebbe stato un valore aggiunto e un prestigio.
Tuttavia, la situazione oggi è cambiata. Con l'arrivo concreto della Città della Salute e della Ricerca, il San Raffaele 2 e la possibilità di altre eccellenze nel settore sanitario, dobbiamo valutare se uno stadio sia ancora la scelta migliore per Sesto e vanno considerati svariati fattori, mettendoci la testa, ad esempio dal punto di vista della sicurezza e dell'urbanistica.
Se una valutazione, seria, ci porterà a dire che uno stadio sia la scelta giusta, sarà il benvenuto, altrimenti potrà rimanere a Milano.
Invitiamo il sindaco a governare la città con buonsenso e a valutare attentamente ogni decisione prima di prenderla, per evitare di giocare sulla pelle dei cittadini di Sesto con proposte spot e poco ponderate. Ad oggi non sembra essere così.

#stadioasesto #paolovino #areeexfalck #sestosangiovanni #finalmentesesto #adessosesto #giovanisestesi #popolaridisesto 

 

lunedì 8 maggio 2023

La politica si fa tutti i giorni



La politica si fa tutti i giorni: crediamo non sia solo frutto di frenetici periodi di campagna elettorale, bensì di lavoro e presenza continua tra la gente e sul territorio. I Giovani Sestesi continuano con entusiasmo e voglia di fare a portare avanti idee, progetti e proposte.

I nostri tabelloni colorano Sesto.
Se ne vedete uno, ce lo segnalate?

PASSIONE PER LA POLITICA



Un’altra settimana di incontri e riunioni organizzative per i Giovani Sestesi: sul tavolo proposte concrete per il nostro territorio e iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza di Sesto San Giovanni.

Passione, volontà e idee uniscono i membri del direttivo, per lavorare insieme con determinazione ed entusiasmo.

🔴 SITUAZIONE PISCINE IN CITTÀ: SESTO SAN GIOVANNI -2 I GIOVANI SESTESI SOLLEVANO LA QUESTIONE

 

🔴 SITUAZIONE PISCINE IN CITTÀ: SESTO SAN GIOVANNI -2
I GIOVANI SESTESI SOLLEVANO LA QUESTIONE


Paolo Vino: “MENO 2. Non si parla né di gradi, né di temperatura ma del numero di piscine che la cittadinanza di Sesto San Giovanni ha perduto. Secondo qualche Consigliere di maggioranza, siamo “Città Europea dello sport”, secondo me invece siamo una città allo sbando e lo dico senza esagerare”.

I Giovani Sestesi fanno luce su quanto sta accadendo in città dopo il consiglio comunale di ieri sera - 21 marzo ndr. -.
Dopo il dietrofront di Caltagirone, la Giunta Di Stefano si conferma ancora una volta imbattibile nel numero di appalti mancati o non andati a buon fine: chi doveva riqualificare la piscina Olimpia ha deciso di fare un passo indietro e abbandonare l’appalto di riqualifica e successiva gestione della piscina di via Marzabotto.
Il risultato? Un altro luogo di aggregazione di cui la comunità di Sesto San Giovanni non potrà disporre. L’ennesimo.

La cittadinanza vede così accumularsi sconfitte su sconfitte.

Andreotti diceva: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”

I Giovani Sestesi sperano, anzi si augurano vivamente che per questa particolare vicenda non sia cosi.



LO STADIO NON FACCIA SCAPPARE IL PROGETTO DELLA “CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA RICERCA”. SPERANZA VANA?

LO STADIO NON FACCIA SCAPPARE IL PROGETTO DELLA “CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA RICERCA”. SPERANZA VANA?

Come Giovani Sestesi siamo felici che la nostra proposta del nuovo Stadio a Sesto sia con gli anni diventata realtà, eravamo stati i primi a ipotizzarne l’idea.
Ad oggi si tratta però di una scelta che va valutata e ponderata.
Paolo Vino ricorda quanto ha dichiarato recentemente sul tema:
“Come Giovani Sestesi siamo orgogliosi che sia stata considerata la nostra proposta di uno stadio a Sesto, nel 2011, quando l'amministrazione del tempo aveva deliberato la costruzione di un ulteriore centro commerciale in una città già satura. Facendo un ragionamento piu ampio pensammo di poter riempire le aree Falck, allora vuote, con lo stadio di Inter e Milan: sarebbe stato un valore aggiunto e un prestigio.
Tuttavia, la situazione oggi è cambiata. Con l'arrivo concreto della Città della Salute e della Ricerca, il San Raffaele 2 e la possibilità di altre eccellenze nel settore sanitario, dobbiamo valutare se uno stadio sia ancora la scelta migliore per Sesto e vanno considerati svariati fattori, mettendoci la testa, ad esempio dal punto di vista della sicurezza e dell'urbanistica.
Se una valutazione, seria, ci porterà a dire che uno stadio sia la scelta giusta, sarà il benvenuto, altrimenti potrà rimanere a Milano.
Invitiamo il sindaco a governare la città con buonsenso e a valutare attentamente ogni decisione prima di prenderla, per evitare di giocare sulla pelle dei cittadini di Sesto con proposte spot e poco ponderate. Ad oggi non sembra essere così.”
Con la speranza che una riflessione di buon senso possa portare ad una scelta ponderata, ci auguriamo che questa valutazione tenga in considerazione la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca, senza rischiare di far sfumare un progetto tanto importante.



W IL PRIMO MAGGIO

 Il primo maggio rappresenta una data importante nella storia del movimento operaio e sindacale, in cui si celebra la dignità e la solidarietà dei lavoratori che hanno combattuto e continuano a lottare per i propri diritti e per una società più equa.

Siamo testimoni di una realtà in cui l'accesso al lavoro e alle opportunità di crescita professionale sono ancora molto diseguali, in cui i lavoratori sono spesso costretti a condizioni di lavoro precarie e sfruttamento, e in cui le disuguaglianze sociali e di reddito rimangono ancora molto accentuate.




BUON 25 APRILE.


BUON 25 APRILE.

“La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua.”

Sandro Pertini