Alessandra Aiosa, candidata sindaco per i Giovani Sestesi
Prosegue la serie di interviste ai candidati sindaco di Sesto San Giovanni. Oggi tocca ad
Alessandra Aiosa, candidata sindaco per i
Giovani Sestesi alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio.
La Aiosa e i Giovani Sestesi saranno in corteo domenica 15 aprile per invitare i cittadini ad andare a votare alle amministrative del 6 e 7 maggio: la manifestazione
partirà da piazza Maria Ausiliatrice (zona Rondinella) e raggiungerà piazza Trento Trieste per poi ripartire
per Largo Lamarmora.
“Mi sono
diplomata in ragioneria al De Nicola, ho seguito corsi di economia, marketing, comunicazione all’università
IULM di Milano e poi mi sono inserita attraverso l’impresa di famiglia nel mondo lavoro.
Faccio impresa a Sesto San Giovanni con attività di commercio.
Sono sposata da undici anni, non ho figli, condivido un cane che si chiama Gaia con i miei nipoti Simone e Daniele.
Non ho mai avuto personaggi che costituiscono modelli di vita per me; sono una persona che cerca di leggere, ascoltare, prendere il più possibile da tutto e da tutti; mi è stato insegnato che la libertà di pensiero permette di accrescere il proprio io senza rinchiudersi in schemi predefiniti.
D) Perché si è candidata e perché dovrebbero votarla?
Questo è uno dei motivi per cui un anno e mezzo fa ho deciso di candidarmi: credo che questa epoca storica stia chiedendo a gran voce di uscire dagli schieramenti tradizionali, di aprirsi al nuovo, alla qualità, alla voglia di ripensare alla politica come un servizio a tempo determinato, e non come un ufficio di collocamento per se stessi, amici e parenti.
Votare la lista civica dei Giovani Sestesi vuol dire dare voce al cambiamento, mettere il proprio no a questo immobilismo e a questa monarchia che da settanta anni ci governa nero su bianco. Noi ci siamo, con tutti i limiti che possono avere 23 persone che non hanno mai fatto politica ma che ci stanno mettendo la faccia, il cuore, la propria esperienza il proprio tempo e denari.
D) Tre idee (una ad area) per rilanciare le aree Falck, Marelli, Caltagirone Vulcano.
Per il rilancio delle aree Falck penso sia fondamentale la commistione con cui il nuovo deve integrarsi con la città costruita. Il rischio di trovarsi con due realtà disgiunte è veramente elevato e un progetto così grande non se lo può permettere. Dopo tanti anni di attesa bisogna fare bene.
Nell’area Marelli si dovrebbe portare l’attenzione sulle esigenze degli studenti dell’università che chiedono abitazioni a prezzi modici, integrazione con la città.
Dell’area Caltagirone che dire, non è certo l’esempio di benvenuto o la rappresentazione di una porta di una città, quelle colate di cemento potevano essere realizzate sicuramente con un po’ di buongusto (parere personale) anziché fare quelle grandi muraglie che tutto rappresentano tranne che un “Benvenuti a Sesto San Giovanni”.
D) Tre idee per la città.
Polo dello sport nell’area Dordoni, piscina Carmen Longo ( per la quale abbiamo un progetto di copertura telescopica con pannelli fotovoltaici, vasche per il recupero motorio, centro benessere… ) e il campo comunale da calcio.
Mappare la città per individuare in ogni quartiere un luogo dove fare cultura, dove dare spazio ai ragazzi per sperimentare le loro attitudini. Ma vogliamo anche far tornare a vivere le piazze e le strade; la gente deve poter godere e deve riappropriarsi del territorio.
Bisogna alzare l’appeal per far ritornare la voglia agli imprenditori di investire a Sesto San Giovanni. Basta con questa idea delle vie e dei negozi a disposizione di chi non riesce a raggiungere i centri commerciali, è offensiva per chi ci lavora e per chi la vive.
Facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani: fare impresa con un click, tramite la semplificazione di tutte le pratiche burocratiche e il supporto di persone qualificate che li accompagnino allo start up. Aprire un dialogo con i proprietari di tutti quegli uffici vuoti che potrebbero ospitare temporaneamente l’inizio attività dei giovani imprenditori.