da sinistra: Marco Volpi, Alessandra Aiosa (candidato Sindaco), Paolo Vino e Alessandro Bassoli
Quarant’anni, minuta, viso da ragazzina e ha subito dimostrato di avere tanta grinta da vendere, visto che neppure le quasi 200 persone che gremivano la Sala del Teatrino della Villa Visconti d’Aragona l’hanno in qualche modo intimidita. Certo, non capita tutti i giorni di dover fare un bel discorso nella veste di candidato sindaco a Sesto San Giovanni, ma Alessandra Aiosa, la prescelta dal Movimento dei Giovani Sestesi, non ha mancato di palesare subito le sue qualità nella serata di presentazione, forte di una pluriennale esperienza da commerciante nel settore della profumeria. “Nella storia di ognuno di noi c’è sempre un momento in cui devi decidere. Capita spesso, come cambiare lavoro, sposarsi, per me questo momento è stato l’incontro con i Giovani Sestesi”. Che hanno sicuramente avuto il merito di coinvolgerla con impegno crescente nell’attività politica, anche se lei non ha mai perso il contatto con la famiglia. “Ai miei genitori devo il senso del dovere, l’orgoglio dei sapersi sacrificare per raggiungere i risultati, ma soprattutto l’insegnamento della rettitudine. Mi hanno sempre detto che se voglio qualcosa me la devo guadagnare”. Idee chiare, insomma, anche nel ruolo sempre più difficile della donna, peraltro protagonista di questo numero de L’Altra Sesto, spesso costretta a decisioni obbligate nelle quotidianità. “Penso che il compito di un’amministrazione che crede nel futuro sia quello di non mettere una donna nelle condizioni di dover scegliere fra maternità e carriera. Un sindaco deve cercare di creare le condizioni affinché il suo territorio sia appetibile. Partendo dai servizi. Azzerare le liste di attesa per gli asili nido, ad esempio, se si vuole offrire un’opportunità vera alle donne che non devono essere costrette a fare una scelta di vita. Insomma, gli asili nido aziendali devono essere una priorità assoluta”. Grande attenzione, quindi, per i più piccoli, ma anche gli adulti sono al centro dell’attenzione della Aiosa, con un occhio particolare al territorio. “I Giovano Sestesi credono che Sesto debba riappropriarsi della sua identità, che debba essere una città metropolitana, ma con una dignità che passi attraverso la cultura. In questi anni se ne è fatta tanta, ma va spalmata su tutto il territorio così da far rivivere i quartieri. E’ fondamentale una mappatura della città per riconoscere in ogni luogo una location che svolga questa funzione. La gente si deve riabituare a usare le strade e la sua città; solo così si torna a far rivivere le piazze. Illuminare di più e meglio, oltretutto, e solo così si elimina il coprifuoco mentale che a una certa ora immobilizza i nostri quartieri”. Da commerciante quale è, la Aiosa non poteva tralasciare il suo punto di vista sul settore. “Vorrei che si smettesse di additare l’imprenditore come colui che in potenza o in atto è un evasore. C’è un sacco di gente che dirige la propria azienda con passione e in questo senso i Giovani Sestesi con Assocommercio si impegneranno a creare gruppi di lavoro con responsabili di ogni quartiere per mettere a punto un progetto che sia economicamente e socialmente utile per la città”. Uno dei temi più centrali della parte di programma esposto dalla Aiosa (una finestra più ampia, come annunciato, verrà aperta nel corso di una futura conferenza stampa dove saranno illustrati tutti i punti nel dettaglio) riguarda il mondo dello sport. “Credo che rappresenti uno degli elementi educativi nel quale valori come il rispetto delle regole sono sottolineati in maniera forte. Se si vuole educare i nostri giovani verso la società e verso le altre persone occorre investire sullo sport. Del programma che ho in mente vi sono due progetti molto importanti che posso permettere alla nostra città di riconquistare identità e rilancio. Il primo riguarda la riqualificazione della piscina comunale estiva Carmen Longo, l’unica olimpionica della nostra città che essendo estiva e all’aperto è poco sfruttata. Il nostro progetto prevede la trasformazione della piscina, con copertura telescopica, in centro benessere e la creazione di altre strutture, come un centro per subacquei, una vasca per l’acquaticità dei bimbi da 3 a 36 mesi, il tutto seguito da personale medico e paramedico. Il secondo progetto riguarda la realizzazione di una vera e propria città dello sport sulla falsariga del nuovo stadio della Juventus a Torino. E l’abbiamo fatto inviando una lettera anche a Massimo Moratti, presidente dell’Inter, per creare un nuovo stadio nelle aree Falck, circondato da tutta una serie di attività commerciali d’eccellenza, un museo dello sport e tanti luoghi per poter praticare differenti attività. Questo programma permetterebbe alla proprietà, la Bizzi & Partners, di mantenere la cubatura destinata al commercio evitando la costruzione dell’ennesimo centro commerciale senza futuro, che riuscirebbe oltretutto solo a danneggiare il già agonizzante commercio di vicinato”. Insomma, di carne al fuoco i Giovani Sestesi ne hanno messa veramente tanta e ora tocca alla Aiosa portare avanti questo ambizioso programma. Intanto, già alla serata di presentazione, poco meno di 150 persone hanno firmato davanti al notaio per la presentazione delle liste dei candidati e a questo punto la soglia minima non è poi così lontana…
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