Nei giorni scorsi è
stato siglato un protocollo d’intesa dal Presidente della FIGC Tavecchio e i
Ministri dell’Interno Minniti e dello Sport Lotti che mandando in pensione la
“tessera del Tifoso” per fare spazio ad una carta di fidelizzazione ai club
sportivi.
“Portiamo le famiglie
allo stadio” titolava
a caratteri cubitali un articolo pubblicato qualche giorno fa sul QN a firma
Federico D’ascoli, che associate alle parole del neo sindaco Di Stefano che in
un comunicato stampa ha dichiarato: in caso di vittoria del centrodestra alle
prossime elezioni cittadine (portare lo stadio a Sesto sulle Ex. Falck)
sarà
sicuramente un progetto che ci interessa.
Come è ormai noto
noi della Lista Civica Giovani Sestesi da anni sosteniamo l’ipotesi di portare
lo stadio a Sesto San Giovanni ne abbiamo fatto il punto cardine della nostra
campagna elettorale nel 2012 perché per noi rappresenta un modo per dare linfa all’economia cittadina e creare nuovi posti di lavoro per i
Sestesi sommato al fatto che potrebbe diventare un luogo di Prestigio,
Cultura, Sport, Intrattenimento insomma un’eccellenza.
Abbiamo sempre
sottolineato che non volevamo uno stadio tradizionale ma uno “STADIO URBANO” perfettamente integrato
nella città che fosse animato sette giorni su sette sulla falsa riga dello
Juventus Stadium, con un triplice uso per quanto riguarda il
calcio e cioè: partite di campionato, Champions Leage e la possibilità di fare
partite del cuore perché lo Stadio e lo sport possano essere a sostegno delle
realtà più deboli.
Una struttura
multifunzionale dove si può fare musica, concerti, spettacoli teatrali e un
museo dello sport Sestese. Come è noto la nostra città è famosa per aver
prodotto in molte specialità agonistiche tantissimi campioni, inoltre un nuovo centro commerciale non ci serve,
si potrebbe spostare tutta la parte commerciale oggi prevista sotto il T5 e
abbinarla alla struttura sportiva.
Se ci pensiamo
attentamente ci sono tutti gli elementi per la sua realizzazione, a partire dalla posizione strategica sita
alle porte della Brianza e di Milano; metropolitana, ferrovia, tangenziali e
pullman. Non manca nulla perchè la più grande area ex industriale, progettata
dall’Architetto Renzo Piano, diventi un esempio
eccellente di riqualificazione, diventi esempio della capacità di
cambiare la storia sociologica di una città così storicamente radicata come lo
è quella di Sesto San Giovanni.
Adesso “la palla” passa al Sindaco Di Stefano, vediamo se
le sue parole hanno un peso verso il lavoro, la città e tutti i sestesi.
Noi della Lista
Civica Giovani Sestesi siamo pronti a dare il nostro contributo.
Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi
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