SESTO NON E' LA CITTA'
DELLO SPORT, MA DELL'INCAPACITA'
Giovani
Sestesi: “Altro che medaglie d’oro, questa Giunta merita il cucchiaio di legno”
Sesto nel
2022 sarà città europea dello Sport ma l’amministrazione di centrodestra alla
guida della città, ancora una volta dimostra di non avere a cuore lo sport
cittadino.
Proprio in
questi giorni nei quali le associazioni storiche celebrano la Festa dello Sport
in città apprendiamo che la Giunta del sindaco Di Stefano non ha preso parte al
bando nazionale per lo Sport e Periferie che ha assegnato 140 milioni di euro
per rinnovare gli impianti sportivi.
Comuni
vicini hanno ricevuto ingenti somme. Ad esempio Bresso ha ricevuto 700 mila
euro per finanziare progetti di riqualificazione degli impianti.
Questo
bando avrebbe consentito di dare una risposta alle attese di centinaia di
sportivi che frequentano il campo Dordoni per l'atletica leggera, un centro sortivo
che necessita di ammodernamento, ma soprattutto ha bisogno di un progetto
sostenibile per promuovere l'atletica leggera che il sindaco ha minacciato più
volte di sfrattare.
“Siamo
nell'anno dell'atletica leggera grazie alle tante medaglie vinte dagli atleti
italiani alle Olimpiadi – afferma Paolo Vino, dei Giovani Sestesi – Molti di
questi atleti si sono allenati a Sesto, il direttore tecnico di questa
nazionale è un allenatore di Sesto. La pista oggi è piena di bambini ansiosi di
praticare questo sport. Invece il Sindaco ha tentato per tre anni di sfrattare
l'atletica leggera per svendere anche questo impianto a qualche società che
vuole fare dello sport un business privo di umanità e di valore sociale. Di
Stefano lamenta che il Dordoni non fornisce soldi al Comune: ma non ha mai
capito che lo sport è un presidio sociale, soprattutto in un'epoca come questa.
Se questo sindaco avesse avuto capacità, avrebbe chiesto i soldi allo Stato con
il bando nazionale. La richiesta spettava proprio all'assessorato che lui
dirige, in quanto assessore allo Sport, ma non è mai partita perché
evidentemente Di Stefano è troppo impegnato a fare selfie. Il paradosso è che
riuscito anche a farsi un selfie per complimentarsi per le medaglie vinte dagli
atleti italiani, quando vorrebbe sfrattare i loro colleghi”.
Sesto nel
2022 sarà Città dello Sport, ma forse i commissari che l'hanno selezionata non
hanno ben valutato ciò che sta accadendo in città. L'unica cosa che rimarrà
della gestione sportiva di Roberto Di Stefano sono le piscine “regalate” a operatori
economici che le stanno trasformando in luoghi per soli ricchi. Difficile fare
peggio.
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