COMUNICATO STAMPA
Senza dubbio la
notizia della settimana è stata la denuncia del sindaco che ha reso pubblica
l'esistenza di un presunto “buco da 21 milioni di euro nei bilanci del Comune
di Sesto San Giovanni”. Ha avuto il merito di catturare la scena e di azzittire
il dibattito sulle dimissioni del Vicesindaco Gianpaolo Caponi e sulla debacle
della coalizione di Centrodestra che ormai sta insieme con lo scotch e, secondo
il dimissionario Caponi anche “con la compravendita di consiglieri comunali”.
Ci limitiamo a riferire ciò che lui ha dichiarato, non avendone prova.
Appare piuttosto
curioso che il Sindaco Roberto Di Stefano ricorra al buco di Bilancio
ogniqualvolta si trovi politicamente in difficoltà. Lo aveva fatto anche a
inizio legislatura e quando sembrava incapace di far approvare il rendiconto
nell'autunno scorso.
Appare oltremodo incomprensibile che continui a piangere per i debiti e le povere casse del
Comune, e poi non esiti a spendere e
sprecare denaro per assumere consulenti personali e per portare a Sesto San
Giovanni dipendenti di altri comuni che hanno legami politici con il suo
partito e la sua coalizione. Tutte
operazioni fatte con i soldi dei sestesi che dice di non avere. In compenso non
è in grado di pagare i tagli dell'erba nei giardini pubblici e la pulizia delle
discariche abusive. Chiude un nido e raddoppia i costi dei Servizi Sociali e
per l'Infanzia.
Tanto poi, con la
scusa del buco di Bilancio lasciato dalla Chittò e dal Centrosinistra sembra in
grado di giustificare ogni salasso. Come lo stesso Di Stefano si è affrettato a
chiarire nel suo comunicato stampa, gli “errori” della vecchia Amministrazione
Comunale sarebbero da riferire all'applicazione di una nuova norma che impone
una diversa classificazione della contabilità comunale e che, nel caso del
“Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità”, prevede una serie di obblighi e di
concessioni.
Rimaniamo in attesa di conoscere l'esito del lavoro di
istruttoria della Corte dei Conti. Ma Di Stefano dovrebbe essere così onesto da ammettere che
l'istruttoria dell'organo di controllo è cominciata autonomamente sui conti del
2015 e non sulla base di sue scoperte o denunce. Anche perché, se la Corte dei Conti dovesse riconoscere
un errore della passata Amministrazione Comunale, allora dovrà sanzionare anche
Di Stefano che da Sindaco ha approvato un rendiconto del Bilancio 2017
senza capire cosa ci fosse scritto, e che
nel 2018 ha approvato un Bilancio di Previsione con le stesse modalità.
Sesto San Giovanni avrebbe bisogno di un Sindaco competente, ma avrebbe bisogno prima di tutto
di un Sindaco con idee e passione vera
per la città. Mentre ci troviamo con una Amministrazione Comunale che fino
ad ora è stata solamente capace di fare boutade politiche, mentre è stata
incapace di varare un progetto per il futuro della nostra città. Ogni anno trascorso a chiacchierare del
nulla, è un anno che Sesto San Giovanni perde per il suo sviluppo. E di anni se ne sono persi fin troppi per
l'incompetenza della classe politica.
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi
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