mercoledì 25 aprile 2018

BUCO DI BILANCIO...


COMUNICATO STAMPA



Senza dubbio la notizia della settimana è stata la denuncia del sindaco che ha reso pubblica l'esistenza di un presunto “buco da 21 milioni di euro nei bilanci del Comune di Sesto San Giovanni”. Ha avuto il merito di catturare la scena e di azzittire il dibattito sulle dimissioni del Vicesindaco Gianpaolo Caponi e sulla debacle della coalizione di Centrodestra che ormai sta insieme con lo scotch e, secondo il dimissionario Caponi anche “con la compravendita di consiglieri comunali”. Ci limitiamo a riferire ciò che lui ha dichiarato, non avendone prova.

Appare piuttosto curioso che il Sindaco Roberto Di Stefano ricorra al buco di Bilancio ogniqualvolta si trovi politicamente in difficoltà. Lo aveva fatto anche a inizio legislatura e quando sembrava incapace di far approvare il rendiconto nell'autunno scorso.

Appare oltremodo incomprensibile che continui a piangere per i debiti e le povere casse del Comune, e poi non esiti a spendere e sprecare denaro per assumere consulenti personali e per portare a Sesto San Giovanni dipendenti di altri comuni che hanno legami politici con il suo partito e la sua coalizione. Tutte operazioni fatte con i soldi dei sestesi che dice di non avere. In compenso non è in grado di pagare i tagli dell'erba nei giardini pubblici e la pulizia delle discariche abusive. Chiude un nido e raddoppia i costi dei Servizi Sociali e per l'Infanzia.



Tanto poi, con la scusa del buco di Bilancio lasciato dalla Chittò e dal Centrosinistra sembra in grado di giustificare ogni salasso. Come lo stesso Di Stefano si è affrettato a chiarire nel suo comunicato stampa, gli “errori” della vecchia Amministrazione Comunale sarebbero da riferire all'applicazione di una nuova norma che impone una diversa classificazione della contabilità comunale e che, nel caso del “Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità”, prevede una serie di obblighi e di concessioni.



Rimaniamo in attesa di conoscere l'esito del lavoro di istruttoria della Corte dei Conti. Ma Di Stefano dovrebbe essere così onesto da ammettere che l'istruttoria dell'organo di controllo è cominciata autonomamente sui conti del 2015 e non sulla base di sue scoperte o denunce. Anche perché, se la Corte dei Conti dovesse riconoscere un errore della passata Amministrazione Comunale, allora dovrà sanzionare anche Di Stefano che da Sindaco ha approvato un rendiconto del Bilancio 2017 senza capire cosa ci fosse scritto, e che nel 2018 ha approvato un Bilancio di Previsione con le stesse modalità.



Sesto San Giovanni avrebbe bisogno di un Sindaco competente, ma avrebbe bisogno prima di tutto di un Sindaco con idee e passione vera per la città. Mentre ci troviamo con una Amministrazione Comunale che fino ad ora è stata solamente capace di fare boutade politiche, mentre è stata incapace di varare un progetto per il futuro della nostra città. Ogni anno trascorso a chiacchierare del nulla, è un anno che Sesto San Giovanni perde per il suo sviluppo. E di anni se ne sono persi fin troppi per l'incompetenza della classe politica.


Segretario Politico

Lista Civica Giovani Sestesi

sabato 21 aprile 2018

CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO.


COMUNICATO STAMPA


CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO.


Evitiamo di far passare, Gianpaolo Caponi e Angela Tittaferrante come delle vittime, ma diciamo che era l’unica cosa giusta che potessero fare.
"Le dimissioni di Caponi sono l'epilogo - atteso - di un brutto capitolo della storia politica sestese. Il Polo Civico aveva illuso i sestesi di poter cambiare la città, ma poi ha ceduto alle lusinghe del potere, che lo hanno stritolato.

Ho letto sui social la parola -, e sentito parlare di - "coerenza". Mi chiedo: quale? La coerenza di Caponi e delle Liste che lo hanno sostenuto è svanita il giorno in cui hanno scelto l’apparentamento con la destra di Di Stefano.

Penso a tutte le parole e agli stracci volati in campagna elettorale tra i due candidati, Caponi e Di Stefano, che non perdevano occasione per insultarsi. Ricordo pagine di giornali, manifesti, striscioni, e chissà che cos’altro, su quanto i Civici avevano messo in campo contro i partiti, e poi? Poi hanno scelto di apparentarsi con la Destra. Questa si chiama coerenza?
La coerenza sarebbe stata premiata se Caponi, dopo aver preso atto dell’ennesimo 3° posto dietro Centro-Destra e Centro-Sinistra, avesse lasciato libero il voto del suo elettorato. Invece, ha scelto la via più breve per arrivare al potere e ora ne paga le conseguenze. Peccato che, con il suo comportamento, ora faccia pagare un caro prezzo a tutta la città.

A conclusione, nel merito delle scelte del Capitano, del tradimento di chi gli ha voltato le spalle (nonostante fosse stato eletto in una lista che recava la dizione "Caponi Sindaco"), e di chi è tornato a far politica grazie ai voti dello stesso Caponi, nonostante ne fosse stata espulsa: sono eventi che riguardano interessi personali dei protagonisti e nulla hanno a che vedere con i cittadini.
Dunque c'è poco da rammaricarsi o da rattristarsi. C'è solo da arrabbiarsi con chi pensa di poter usare la città per pensare ai fatti propri"

Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi

lunedì 16 aprile 2018

E' Finita l'era del Polo Civico. Caponi ha tradito il suo assessore di fiducia Tittaferrante.

COMUNICATO STAMPA



 
E' finita l'era del Polo Civico.
Caponi ha tradito il suo assessore di fiducia Tittaferrante





Con le dimissioni forzate dell'Assessore ai Servizi Sociali, Angela Tittaferrante, è finita nel modo peggiore l'avventura dei "civici" di Sesto San Giovanni e volge al tramonto anche l'esperienza del centro-destra alla guida della nostra città.

Tittaferrante non ha solamente lasciato la sua esperienza politica, ma ha sbattuto violentemente la porta in faccia al sindaco Di Stefano, accusandolo di autoritarismo e di mancanza di capacità di dialogo su alcune scelte strategiche per la città. Tra i fondatori di "Sesto Nel Cuore" già consigliere comunale nella passata legislatura e oggi Assessore all'Educazione e ai Servizi Sociali nella coalizione che riunisce "civici" e centro-destra , Tittaferrante ha dovuto affrontare le proteste dei comitati genitori sul tema dei nidi e i rincari in diversi settori dei servizi sociali decisi dalla Giunta Di Stefano a danno dei sestesi.

Ora è stata sacrificata per fare posto a un altro ex esponente politico che pare avere "Santi in paradiso", e dunque maggiore attenzione da parte del sindaco e del suo entourage.

In tutto questo, che fine ha fatto il Vicesindaco Gianpaolo Caponi, che di "Sesto nel Cuore" è anche il Presidente?

Lo avevamo lasciato con la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, in occasione delle proteste di migliaia di sestesi contro l'operato della sua Giunta; lo ritroviamo nascosto anche ora, incapace di assumersi le sue responsabilità.

A giudicare dall'intervista rilasciata sul settimanale "Sesto Week" la scorsa settimana, Caponi già allora aveva tradito la sua scudiera Tittaferrante, affrettandosi a dichiarare pubblicamente fedeltà al Sindaco per salvare la sua poltrona, di fatto tagliando fuori il suo assessore.

Ora, in qualità di Presidente di "Sesto nel Cuore", sarebbe chiamato a difendere pubblicamente il suo esponente politico. La sfiducia nei confronti di un assessore dovrebbe addirittura imporre la fuoriuscita di tutti i "civici" dalla Giunta.

Soprattutto dopo che la Tittaferrante ha motivato le sue dimissioni con gravissimi motivi che ne riguardano l'operato e che imporrebbero una riflessione politica. Invece si è dileguato, forse sperando di non essere colpito da questa purga.

Caponi deve fare i conti con il fallimento totale del suo polo civico. Almeno quattro dei sette consiglieri che fanno riferimento a lui la gran parte, quindi lo hanno infatti già abbandonato, schierandosi direttamente con Di Stefano.

E non c'è dubbio che la base della lista civica lo contesterà e lo abbandonerà nel momento in cui si scoprirà che è stato lui a tradire Angela Tittaferrante.

A Caponi non resterebbe altro da fare che raccogliere i cocci del suo fallimento politico e uscire di scena, facendo cadere questa maggioranza inetta e litigiosa, ma salvando almeno la faccia.



Paolo Vino

Segretario Politico

Lista Civica Giovani Sestesi