giovedì 22 marzo 2018

Un bilancio senza infamia e senza lode


COMUNICATO STAMPA





 
 
In molti in questi giorni stanno criticando il Bilancio Comunale approvato dal consiglio comunale nella serata di mercoledì.
Si tratta del primo Bilancio della Giunta dei sindaci Di Stefano e Caponi, che la scorsa estate, annunciando il loro matrimonio, avevano promesso di fare scintille e di trasformare la città.
In verità si tratta di un bilancio senza infamia e senza lode. Una lista di conti che non affronta in modo serio nemmeno uno dei problemi della città e non mette in campo nemmeno un'idea per il futuro.
Il clou di questo bilancio è legato a una sola operazione semplice quanto efficace: togliere un paio di milioni ai capitoli del sociale per spostarli ai capitoli delle manutenzioni.
Di Stefano ha deciso abilmente di togliere ai poveri e ai bisognosi, per accontentare quel ceto medio che protesta sulle pagine facebook (di proprietà del suo delfino Marco Lanzoni) e che vota centrodestra.
Una cosa emerge in modo chiaro dai conti: la fine del matrimonio tra il sindaco Di Stefano e il quasi sindaco Caponi. Quest'ultimo, sempre più insofferente, è stato visto in consiglio comunale solamente per recitare un discorso che somigliava più a una preghiera rivolta al suo ex. Un appello a rimanere insieme. Una predica per riaffermare fedeltà e lealtà "fino a che morte non ci separi".
Il suo verdetto, Di Stefano in realtà pare averlo già pronunciato e non è bonario: in occasione della discussione del Bilancio ha affidato al suo assessore Pini il compito di illustrare le opere pubbliche (delega di Caponi) che verranno finanziate con il nuovo bilancio.
Uno smacco chiaro e trasparente che racconta la fine dell'amore e che lascia intendere, semmai, una convivenza in stanze separate, almeno fino a quando Sesto nel Cuore e l'ormai ex Polo Civico, non imploderanno da soli.
Lo dicono i numeri e si sa... i numeri non mentono mai.

 
 

Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi

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