COMUNICATO STAMPA
“Nei presepi
che il sindaco sta distribuendo nelle scuole non ci sono i Re Magi, perché
l'assessore D'Amico gli ha dato il Daspo”.
E' solo una battuta, quella che sta facendo sorridere
molti cittadini sestesi, sollecitati dalla nuova trovata pubblicitaria del
sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano.
Il sindaco ha fatto bene a richiamare l'importanza del
presepe come simbolo di pace e ingrediente indispensabile delle nostre
tradizioni nazionali.
Ma il suo gesto è parso criticabile per molti motivi.
La sua offerta alle scuole cittadine a consegnare i suoi presepi ha il sapore
di una trovata pubblicitaria.
Un processo frettoloso e anticipato a insegnanti e
dirigenti scolastici che sono stati sommessamente accusati di voler nascondere
il Natale, quando invece a Sesto San Giovanni il problema del mancato rispetto
delle tradizioni non si è mai verificato.
Insomma, le scuole di Sesto San Giovanni sono state
maldestramente adoperate per consentire al sindaco Di Stefano di proseguire la
sua campagna elettorale e di pavoneggiarsi su giornali e televisioni per un
problema che, per il vero a Sesto non è mai esistito.
Ben più grave è la distanza ormai siderale che
sussiste tra le affermazioni di principio e i gesti di questo sindaco. Da un
lato invita le scuole e i cittadini a mostrare il presepe quale simbolo di pace
e di accoglienza. Dall'altro non esista a chiudere ogni dialogo con le comunità
straniere e con chi in città è in difficoltà.
L'unica attenzione che è riuscita a riservare a poveri
e sbandati in questi mesi è stato un Daspo, quando non una inutile multa
comminata in uno di quegli altrettanto inutili blitz che hanno l'unico effetto
di umiliare gli ultimi e i disagiati.
Signor sindaco il Natale che lei sembra inseguire è
quello del Babbo Natale della Coca Cola, fatto di lustrini e pubblicità, non
quello del presepe di San Francesco, che invece è dedicato a chi è capace di
accogliere gli ultimi degli ultimi e vive per la pace. Un cammino che si
costruisce quotidianamente nel lavoro silenzioso e non pubblicando fotografie
su facebook.
Ciò che colpisce di più è il persistente silenzio dei
suoi colleghi della lista civica Sesto nel Cuore che hanno sempre vantato di
essere i principali interpreti dei valori cattolici, ma che ormai l'accompagnano
senza vergogna nello stravolgimento del messaggio Cristiano divenendo i suoi
inutili complici.
Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi
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