COMUNICATO STAMPA
Cancellate quei
disegni!
Correva il mese di
gennaio 2013 quando l’ex sindaco Chittò convocò associazioni e partiti politici
in Sala Giunta. Obiettivo dell’incontro era discutere dell’atto vandalico
compiuto ai danni della lapide di Via Marconi, dedicata alla memoria dei
fratelli Giulio e Mario Casiraghi, martiri della Resistenza.
FOTO 1 |
Un soggetto ignoto
aveva infatti bruciato, ancora una volta, la corona d’alloro deposta in
occasione della precedente commemorazione del 25 Aprile. Oltre a condannare il
gesto, in quella specifica circostanza Paolo Vino, segretario della Lista
Civica Giovani Sestesi (formazione politica presente con le proprie bandiere
alla predetta commemorazione), mostrò, portandola all’attenzione dell’ex primo
cittadino di Sesto San Giovanni, la foto di un’immagine impressa sui muri in
tutta la città (foto 1), che raffigurava un uomo nell’atto di puntare una
pistola alla tempia di un altro, accompagnata dalla scritta “Capitalismo”. Come
Giovani Sestesi ne chiedemmo l’immediata cancellazione. Operazione che fu
portata a termine in pochi giorni, eliminando tutte, o quasi, le immagini
incriminate.
Oggi Monica Chittò non
è più al governo della città, passata dopo settantadue anni al centrodestra.
Coalizione a cui, a parer nostro, si può imputare di aver generato, attraverso
annunci vari, un clima di paura. Quasi come se Sesto San Giovanni si fosse
trasformata d’improvviso nel famigerato “Bronx".
A riprova di quanto
sopra, si può prendere il fatto che sono mesi ormai che non si parla d’altro
che di Daspo, i provvedimenti di allontamento dal territorio Sestese, che
sinora hanno colpito in prevalenza venditori ambulanti che commerciano nei
sottopassi della metropolitana e mendicanti.
FOTO 2 |
Altro tema rilevante è
l’arrivo in città dell’esercito. Un dispiegamento di forze, limitato a una sola
pattuglia, che secondo la nuova Giunta assolve alla sola funzione di
“deterrente”, (per noi di spaventapasseri), nei confronti dei malintenzionati
(l’estensione territoriale del nostro comune impedisce di fatto una seria
attività di ricognizione e di prevenzione dei reati).
Tutto questo avviene
mentre alcune zone periferiche della città si trovano invece ad affrontare in
totale solitudine e abbandono situazioni ben più gravi (un esempio su tutti è
rappresentato dall’area Via Carducci/Via Milanese, piazze della prostituzione).
Arriviamo però ad
oggi. Il nostro consueto giro per le vie di sesto San Giovanni ci ha portati
infatti a imbatterci in un’altra immagine che reputiamo assolutamente fuori
luogo. Rappresenta una camionetta militare, accompagnata dalla scritta “Felice
Adesso?” (foto 2 ).
Nel ribadirne l’inopportunità, come già facemmo con l’altra
nel 2013, siamo a domandarne l’immediata cancellazione. Invitiamo pertanto il
SIg. Sindaco Roberto Di Stefano a disporne la copertura in ogni sito dove
l’immagine in questione sia al momento presente.
Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica
Giovani Sestesi
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