COMUNICATO STAMPA
Sulla questione Moschea, a
mio parere, sbaglia Di Stefano a dire aprioristicamente no e sbaglia Foggetta a
dire si acriticamente.
Il primo, perché non tiene
conto del diritto costituzionale al libero culto, il secondo perché, per
ideologismo, non considera il diritto alla trasparenza e alla sicurezza e la
sostenibilità del progetto. Sesto non ha bisogno di questa, è il caso di dirlo,
guerra di religione ma di veder sciolto questo nodo.
Sesto è una città laica, nel
senso dell’accoglimento, della convivenza e della tolleranza e una città laica
significa una città dove tutti i diritti costituzionali sono non solo
garantiti, ma sono la stella polare dell’agire politico e amministrativo e dove
i doveri sono chiari condivisi e rispettati.
Quindi, si ad un luogo di
culto per i Sestesi di confessione musulmana, commisurato al territorio e alle
reali necessità cittadine, no a progetti con obiettivo di fare di Sesto una
sorta di polo di riferimento regionale, con centri di formazione religiosi e
altro. E, soprattutto, si ad una realtà dove proprietà, risorse, responsabilità
e attività siano chiare e coerenti con il nostro quadro legislativo e dove non
solo le comunità religiose ma anche le rappresentanze delle diverse nazionalità
di provenienza dei residenti sestesi di fede musulmana siano coinvolte, anche
nella proposta culturale aperta alla Città.
Il nostro impegno deve
essere per il rispetto e la difesa del bene pubblico, per l’assoluta assenza di
discriminazioni di qualsiasi tipo, per una comunità che dalle sue storie e
differenze trae forza e non divisione, dove la convivenza attiva e il rispetto
sono la cifra del vivere comune e dove diritti e doveri, libertà e sicurezza, legalità
e rispetto non sono mai disgiunti.
Paolo
Vino Candidato Sindaco
Lista
Civica Giovani Sestesi e Lista Popolare X Vino Sindaco
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