PAOLO
VINO / DICHIARAZIONE BEPPE SALA
“Quella di Sala è una visione distorta e pericolosa. Si
capisce perché i Milanesi disertino le urne!”
“Ho letto la dichiarazione di Beppe Sala, Sindaco di Milano,
nella quale si rammarica che alle prossime elezioni nella mia Città non
concorra nessun personaggio ‘famoso’, cosa che sminuisce il valore delle
consultazioni stesse.
E’ una dichiarazione agghiacciante, figlia di una visione
distorta e pericolosa che intende la politica come un reality show modello
‘Isola dei Famosi’, appunto, e non un processo democratico di Popolo. Si
capisce perché poi i Milanesi non vadano a votare, come successo nell’ultima elezione
dello stesso Sala, dove si è toccato il punto più basso della partecipazione
nella storia della Milano repubblicana. Sala sarà anche famoso e star di
qualche salotto meneghino ma, a conti fatti, non rappresenta che poco più di un
quinto dei suoi Concittadini. Fossi in lui, farei meno passerella e più
riflessioni.”
Commenta così Paolo Vino, candidato sindaco civico
indipendente, le dichiarazioni di Beppe Sala sulle prossime elezioni a Sesto
San Giovanni, e aggiunge: “io non sono certo ‘famoso’ come intende Sala, ma
sono più di vent’anni che sono impegnato per la mia Città, sia sul fronte
associativo che su quello politico e sono un rappresentante popolare
regolarmente eletto, e tanto basta a darmi il diritto/dovere di propormi con
responsabilità e trasparenza per il governo cittadino, senza essere mai passato
dalle selezioni di ‘X-Factor’, a dispetto di quello che pensa Sala. E questo
vale anche per gli altri candidati. Farebbe bene Sala, invece che fare
dichiarazioni su Sesto, ad impegnarsi molto di più per far funzionare la Città
Metropolitana che, purtroppo per legge presiede, e che in questi anni ha
assolutamente snobbato e disertato, danneggiando anche Sesto stessa che
dell’Area Metropolitana è una delle chiavi di volta.
E conclude: “Quando Carlo Tognoli, a cui da sempre mi ispiro,
divenne Sindaco di Milano nel 1976, era tutt’altro che un personaggio da ‘red
carpet’, era ‘solo’ un militante socialista e un amministratore pubblico che
con il suo impegno, la sua capacità e la sua intelligenza ha segnato la storia
della Città e non solo, diventando il Primo cittadino più amato dal dopoguerra
in poi. Quella è la ‘fama’ a cui ambire, ben lontana da quella da
avanspettacolo paventata da Sala. Mi dispiace per l’amico Foggetta che di Sala
dovrà, diciamo, subire il sostegno”.