In queste ore tiene banco una polemica che riguarda il murale
sulla cabina Enel di viale Italia raffigurante il volto di Gino Strada. Tutti
sappiamo chi è, cosa ha rappresentato
soprattutto nei luoghi di guerra con la sua Emergency. Fin qui mi trovo
d'accordo il murales rappresentante il suo volto, ma il punto è un altro.
Lo sciacallaggio, la sfacciataggine, che il primo cittadino,
Roberto Di Stefano con la sua solita spocchia, ha messo in atto pur di avere 5 righe su i giornali
e far parlare di sé, sfruttando l’immagine di un uomo dello spessore di Gino
Strada scomparso qualche mese fa, offende la sua memoria e la storia di Sesto
San Giovanni.
Trovo davvero singolare e al quanto vergognoso che, dopo
aver messo alla porta Emergency cacciandola dai locali di via dei Giardini e soprattutto dopo aver in passato attaccato
vergognosamente lo stesso Gino Strada in merito al salvataggio di coloro che,
attraverso imbarcazioni di fortuna, cercano di salvarsi dai luoghi di guerra si
permette senza ritegno di sfruttarne la memoria.
Lo fa in maniera grottesca, con un' intervista ad un
quotidiano. Alla domanda: "Avete contattato la figlia Cecilia?"
risponde: "E' molto contenta e non vede l'ora di ammirare il murales. Sarà
all'inaugurazione". Affermazione subito smentita dalla stessa Cecilia
Strada che rispondendo ad un post dichiara: " ...non biasimo il
giornalista: è una cosa talmente banale e così facilmente smentibile..."
Questo è Roberto Di Stefano, quello che dovrebbe essere il
sindaco di Sesto San Giovanni.
La politica è altra cosa, il comportamento di Di Stefano e di
tutta la sua maggioranza che non perde occasione per mettere in ridicolo la
nostra città e la politica stessa, fa vergognare di essere Sestese.
E’ davvero arrivato il momento di lavorare affinché queste
persone lascino il prima possibile la guida della città, l’hanno umiliata
troppe volte. Vergogna!
Paolo Vino
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