Consiglio
Comunale del 26 maggio 2020
Intervento
del Capo Gruppo della Lista Civica Giovani Sestesi
Consigliere
Paolo Vino
Grazie sig. Presidente,
io credo che se questa sera facessimo il nostro intervento e
votassimo secondo le imposizioni di tempi e modalità che questa maggioranza
inesistente ha deciso, ci sentiremmo complici dell’uccisione della Politica e
della massima Assemblea democratica della città.
La lista Civica dei Giovani Sestesi attraverso il
sottoscritto continua a riportare in quest’aula e nelle assemblee di capi
gruppo l’invito ad una riflessione attenta e alta, per denunciare questo vostro
modo di fare teso ad annullare il confronto e il dibattito politico, a svilire
il ruolo istituzionale che ricopriamo.
I Giovani Sestesi che nella precedente legislatura sedevano
sui banchi dell'opposizione non hanno lesinato critiche anche forti alla giunta
Chittò. Lo abbiamo fatto nel rispetto dei ruoli e nell'assoluta agibilità
politica.
Da quando si è insediato Lei insieme a questa maggioranza, abbiamo
dovuto registrare la riduzione degli spazi democratici. Lo avete fatto rendendo
difficile e burocratico l'ingresso agli uffici comunali, e ai lavori dello
stesso Consiglio. Avete distrutto il legame sociale col mondo associativo,
spostandolo sul piano conflittuale senza coglierne e valorizzarne il grande
patrimonio sociale.
Avete modificato il regolamento comunale rendendo vano e inefficace
ogni richiesta di chiarimenti e annullando il dibattito in aula. Col vostro modo di fare avete spostato quel
lumicino di dibattito politico che è rimasto nella nostra città, dai luoghi
istituzionali a quello dei social, ma vedete Sig. Presidente, Sig. Sindaco, voi
potete fare tutto ciò con la prepotenza dei numeri, ma ricordatevi che ciò che
fate oggi potrà ritorcersi contro un domani.
Cari signori, è la politica che guida la vita di una città
non la prepotenza e la violenza dei numeri, non sono i like e nemmeno i
sondaggi, ma i dati reali.
I sondaggi ti dicono quanto sei simpatico i dati ti dicono
quanto sei competente. Noi continueremo nella nostra battaglia anche se
dovessimo farla da soli, perchè crediamo nella Politica e nelle istituzioni.
Abbiamo sempre fatto proposte di buon senso e non ultimo le
abbiamo fatto in sede di riunione dei capigruppo l’altra sera, proponendo in
modo responsabile e rispettoso delle leggi un allungamento del consiglio
comunale al giorno dopo, consentendo così ad ogni rappresentante politico di
ogni forza politica, di esprimere il proprio pensiero su quello che è stato
messo in votazione. Abbiamo incontrato un muro, una sordità totale.
Abbiamo assistito ad una parata con tanti soldatini che ligi
agli ordini ricevuti hanno messo a bando il loro ruolo di consiglieri,
preferendo l'obbedienza cieca al buon senso.
Il silenzio di tutti, la votazione inopportuna e fuori luogo
effettuata da lei, Sig. Presidente, lo confermano. Lei avrebbe dovuto mantenere
un ruolo super partes, e invece ha preferito schierarsi, e non è la prima volta
che lo fa.
Le vorrei ricordare che Lei è il Presidente di tutto il
Consiglio Comunale e non di una parte ed è stato votato anche con i voti della
minoranza.
Lei Sig. Presidente del Consiglio comunale, con quel gesto si
è assunto una grave responsabilità, perché il suo atteggiamento scorretto
istituzionalmente non le fa certo onore e indebolisce la sua figura, non solo
nei confronti di tutti noi dell’opposizione, ma soprattutto della città.
Il confronto democratico non è nelle vostre corde. Preferite
Facebook alla discussione. Lì potete esercitare tutto il vostro ego,
compiacervi dei like e sostenere ciò che volete senza contraddittorio. Lo fate
nel disprezzo di questa aula e del rapporto con la città. Lo fate con
l'arroganza di chi pensa di comandare e non di amministrare. Lo fate con la
consapevolezza dell'impossibilità di sostenere un confronto serio sulle cose
concrete e non sulle favole-
Questo intervento potrebbe sembrare un discorso distaccato
dalle delibere di questa sera, ma non è così: é pienamente attinente alla
possibilità o meno di poter discutere senza l'umiliazione dei cinque minuti.
In quest’aula siamo chiamati a fare politica ad esprimere
concetti e a fare proposte in funzione di un proprio punto di vista e visione
di governo, la parte tecnica la si fa nelle commissioni preposte, e anche su
queste delibere si potrebbero e si dovrebbero esprimere posizioni politiche, ma
voi non volete farlo, perché ancora una volta riducendo i tempi di discussione
e non accogliendo la proposta della Lista Civica dei Giovani Sestesi di
allungare il consiglio comunale al giorno dopo qualora ce ne fosse stata
l’esigenza, ci impedite di esercitare il nostro ruolo.
Vi nascondete per pura comodità dietro l’interpretazione
delle ultime normative, ma Vi annuncio ufficialmente che dopo questo
chiarimento mentre per le dichiarazioni di voto mi limiterò ad annunciare il
voto, per quanto riguarda gli interventi di ogni singola delibera userò i
minuti a mia disposizione stando in silenzio. Lo faccio nel rispetto di
quest'aula. Lo faccio come forma di protesta.
Abbiamo scelto il silenzio perché così nemmeno Lei Sig.
Presidente potrà toglierci la parola in quanto starò zitto a meno che, Lei Sig.
Presidente del Consiglio non si arroghi il potere di toglierci anche questa
democratica possibilità e modalità di protestare, a quel punto utilizzeremo
altre strade.
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