COMUNICATO STAMPA
Sesto rinuncia a finanziamenti per
100.000 euro perché non sa spenderli
Il fallimento del sindaco Di Stefano
ora è sotto gli occhi di tutti
Se c'era ancora
qualche dubbio sull'incapacità dell'amministrazione comunale di Roberto Di Stefano
a gestire la città, sono definitivamente caduti in questi ultimi giorni
d'estate: con una delibera del 4 settembre scorso la giunta all'unanimità ha
rinunciato a un finanziamento da 100.000 euro del bando del governo
“Multiazione FAMI 2014/2020” per sostenere percorsi di integrazione dei
cittadini.
Dal punto di vista
amministrativo, si tratta dell'ennesima dimostrazione di capacità
amministrativa. Dal punto di vista politico si tratta di un nuovo passo falso
che va nella direzione di peggiorare la qualità della vita e i conflitti nella
città. Un vero capolavoro di incapacità e presunzione.
Quei soldi dovevano
servire a pagare servizi di inserimento e di integrazione dei cittadini
stranieri che già vivono a Sesto San Giovanni. Dovevano servire a ridurre le
distanze e le differenze sociali per creare una società più equilibrata con gli
stranieri che già vivono in questa città.
Lo stesso sindaco che
dal giorno del suo insediamento, un anno e mezzo fa, lamenta la carenza di
fondi e i danni lasciati dai predecessori, ancora una volta non è in grado di
gestire i fondi che arrivano dallo Stato.
E' importante
comprendere che quei soldi non servivano a portare a Sesto nuovi stranieri, ma
a favorire l'integrazione di quelli già presenti. Ora, o il sindaco progetta
segretamente di cacciare dalla città tutti gli stranieri e i “diversi” presenti
in città, oppure non ha capito nulla su come si migliora la qualità della vita
in una città.
Gli consigliamo di
guardare il servizio andato in onda domenica sera a “Presa Diretta”, il
programma di Rai 3 che ha mostrato come una città del Belgio, Mechelen (80.000
abitanti come Sesto e tassi di stranieri di oltre il 30%), si è trasformata in
10 anni dalla città più criminosa della nazione a quella più pulita, decorosa e
sicura.
Lo ha fatto attraverso
forti investimenti nell'integrazione, vincendo paura e pregiudizi.
Il sindaco Di Stefano
e i suoi scudieri, invece, continuano a seminare odio e a nascondere i problemi
sotto lo zerbino.
Hanno rotto con i
responsabili della moschea, che potevano essere un ponte per l'integrazione.
Stanno discriminando e vessando i deboli e le persone in difficoltà.
In compenso, la
criminalità negli ultimi mesi è cresciuta.
I cittadini hanno
sempre più paura, le strade sono ridotte a discariche abusive. La giunta non è
nemmeno in grado di gestire i lavori stradali che hanno provocato la paralisi
delle strade del centro cittadino. Mentre il sindaco continua il suo fantasioso
racconto sui Social dicendo che tutto va bene. Ma va bene cosa?
Sindaco, forse è
arrivata l'ora di farsi da parte per manifesta incapacità...
#lebugiedidistefano
Antonio Saponara
Vice Segretario Lista Civica Giovani
Sestesi
Sesto San Giovanni lì,
20 settembre 2018