COMUNICATO STAMPA
Ieri sera in Consiglio Comunale si è approvato il bilancio 2012 dell'azienda speciale Farmacie Comunali e la successiva copertura di un milione di euro di perdita che vengono sottratti dalla voce delle spese correnti del bilancio comunale. Per mesi abbiamo atteso di poter esprimere il nostro voto su un bilancio che attestasse la situazione reale dell'azienda speciale farmacie comunali e affinché questo fosse possibile, dopo il commissariamento dell'azienda, è stata nominata una due diligence che ha decretato una situazione a dir poco fallimentare. Preso atto della volontà da parte dell'amministrazione di non voler rinunciare all'azienda, di essere in possesso di un bilancio che sancisce anche se con dati pesanti il punto zero da cui ripartire, della difficoltà in cui si sarebbero trovate le famiglie dei lavoratori dell'azienda, la Lista Civica dei Giovani Sestesi si è espressa con un voto favorevole, che nel suo reale valore consente all'azienda di proseguire con l'attività. Per essere più chiari se ieri sera non si fosse approvato il bilancio oggi le dieci farmacie comunali sarebbero chiuse. Il nostro voto non vuole esprimere un plauso alla gestione fallimentare del bene pubblico che è stata perseguita negli anni passati, ma conferma la volontà e la capacità politica di lavorare affinché l'azienda resti in essere. Con il nostro voto favorevole diciamo che noi l'azienda farmacie la vogliamo, che vogliamo mantenere i posti di lavoro di chi lì, esercita la sua professione e che delle future decisioni sulla trasformazione vogliamo essere protagonisti con proposte, progetti e piani economici che stiamo preparando, ma soprattutto a contribuire affinché le farmacie diventino una risorsa e non più un costo per la città, tutto il resto sono chiacchiere e con le chiacchiere non si mangia. Se per alcuni questo vuol dire essersi venduti ce ne faremo una ragione. D’altronde il peso alle parole si da in base alla bocca da cui escono.
Noi della Lista Civica Giovani Sestesi non pretendiamo di dare lezioni a nessuno, ma non permettiamo a nessuno di farci la morale.
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