martedì 8 maggio 2012

GIOVANI SESTESI
Dialogo News

Elezioni 2012 a Sesto, al ballottaggio tutti perdenti, altro che vittoria!
Trionfano Franciosi e Aiosa

SESTO SAN GIOVANNI - l ballottaggio del 20 e 21 maggio, necessario per designare chi sarà sindaco della città, fatto ha sancito una prima verità: la sconfitta di tutti i candidati. Una sconfitta sul piano politico, perché nessuno degli otto concorrenti ha avuto la fiducia piena dei sestesi per sedersi su quella poltrona. Si dovrà farlo per esclusione, appunto tramite ballottaggio.
Ma nella sconfitta generale ce ne sono altre che vanno sottolineate. C’è quella di Monica Chittò, che riporta sotto il 50% la quota del suo gruppo di sostegno dopo che i suoi predecessori hanno vinto sempre al primo turno, tranne nel ’94 quando andarono al ballottaggio Filippo Penati e Roberto Rossetti. Infatti dopo 18 anni si torna al ballottaggio e ci troviamo di fronte al grido di trionfo di Franca Landucci che scalpita perché arrivata al ballottaggio e non tiene conto delle macerie che ha attorno. Ha raccolto un 16,91% personale come candidato a sindaco e un altro deleterio 16,54% come Pdl. Landucci anziché leggere questi due dati, che sono quelli reali, si comporta come se fosse una vincitrice e non una sconfitta, solo perché arriva al ballottaggio del 20 maggio.
Un ragionamento analogo vale per Gianpaolo Caponi, il quale si dichiara soddisfatto del risultato, e lo fa nel ringraziare (giustamente) gli elettori. Ma Caponi non era sceso in campo per fare il sindaco? E non era portatore di un messaggio nuovo della politica che dovrebbe rivoluzionare il rapporto tra istituzione e cittadini? Se è così come si fa ad accontentarsi di essere un consigliere comunale senza nessun potere decisionale? Anche Caponi resta vittima di questa sconfitta generale della politica che punisce tutti con il ballottaggio. Caponi ha il torto di non avere saputo cogliere l’importanza del momento sestese e scendere in campo con i tempi e i metodi che una campagna elettorale prevede. Ma il candidato è giovane ed ha il tempo per riflettere sugli errori commessi e sulle cose da modificare, se tiene ancora alla politica per il futuro.

Ballottaggio, quindi, come arma della sconfitta e non del successo. Sconfitta per tutti, compresi i due candidati che vanno al ballottaggio Chittò-Landucci. Se ci sono persone e movimenti che possono ridere di gusto e affermare di avere avuto davvero un successo questi si chiamano Serena Franciosi dei grillini, Alessandra Aiosa dei Giovani Sestesi.

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